Ciao a tutti,
vi riporto quanto scritto da Vincenzo Ciaglia, su Linux.html.it.
L’articolo è molto interessante e merita di essere pubblicato nella sua interezza.
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Lo scorso 16 Febbraio è stata rilasciata la quarta release candidate (Herd 4) della nuova versione della tanto famosa quanto amata distribuzione Linux Ubuntu, in codice Feisty Fawn. La diretta inseguitrice della ben riuscita EdgyEft è dunque quasi giunta al nastro d’arrivo. Sono previste, secondo la roadmap, altre due pre-release: Herd 5 ed Herd 6, presumibilmente entro il primo marzo e il 5 aprile, rispettivamente. Il rilascio della versione stabile è invece fissato per il prossimo 19 Aprile. Anche se gli sviluppatori ci tengono a precisare di non utilizzare ancora questa release in ambienti di produzione, visto che non è garantita la perfetta stabilità del sistema, è bene soffermarsi a parlare sulle novità presenti e future in casa Ubuntu e di quello che ci dovremo aspettare dai ragazzi di Shuttleworth per questa tanto attesa versione stabile.
Prima di tutto il Window Manager. Gnome è in versione 2.17.91 ed anche se non ci sono stati molti cambiamenti tra l’ultima versione (2.17.90) e quella attualmente adottata in Herd 4, gli sviluppatori Ubuntu hanno comunque deciso di utilizzarla per ovviare ad alcuni problemi oltre che per rendere più aggiornato il sistema.
Orca, uno screen reader capace di catturare alcuni eventi improvvisi generati da varie applicazioni e dalla pressione di alcuni tasti, è stato migliorato con alcune nuove feature oltre all’aggiunta di una migliore compatibilità con applicazioni quali Firefox, OpenOffice e Thunderbird. Anche questo software è stato aggiornato alla versione più recente.
Per quanto riguarda il lato multimediale è stato aggiornato di Totem, il player video ufficiale di Gnome, con nuovi mimetypes ed ulteriori back-end. Altri aggiornamenti e relativi bugfix sono stati apportati anche a Nautilus, il robusto ed affidabile file manager, e a Deskbar, una applet Gnome utilizzata per fornire all’utente una versatile interfaccia di ricerca.
Una delle più interessanti novità riguarda l’aggiunta del Migration-Assistant nel ramo stabile di Ubiquity, il Cd live di installazione progettato per lavorare con sistemi basati su Debian ed Ubuntu. Si tratta di un programma che permette agli utenti di importare documenti e impostazioni dai loro precedenti sistemi operativi e li converte in formati equivalenti validi per Ubuntu durante un processo di installazione dual-boot. Ad esempio supponiamo che sul vostro computer siano installati Firefox, Opera ed Internet Explorer sotto Windows. Il Migration-Assistant vi permetterà di creare un solo insieme di preferiti, e ovviamente di farveli usare sotto Ubuntu, estraendoli da tutti e tre di quelli sopra citati.
Ottimo è anche il supporto all’installazione dei codec multimediali ottenuto attraverso un processo chiamato Easy Codec Installation. Infatti, con un semplice doppio click sul file per cui non avete ancora un codec installato sul vostro sistema sarete automaticamente guidati nel processo di configurazione e compilazione del codec necessario.
Sul lato kernel possiamo segnalare altre importanti novità. Oltre ai soliti bugfix al ramo stabile è stato inserito il pieno supporto alla VMI (Virtual Machine Interface), cioè alle macchine virtuali, per migliorare ulteriormente le performance di utilizzo con VMware.
Lodevole anche il grande sforzo profuso dal team Ubuntu per rendere anche la “grafica” sempre più interessante ed appetibile agli occhi dei nuovi utenti. Con Feisty Fawn Herd 4 sono stati infatti aggiunti nuovi ritocchi grafici e particolarità belle da vedere.
Infine, ma non per ordine di importanza, al fine di rendere sempre più accessibile ed utilizzabile l’Help Center sono da segnalare anche i lavori che hanno reso quest’ultimo più facile da utilizzare grazie ad una nuova interfaccia d’uso molto più “user-friendly”.
Possiamo concludere dicendo che, molto probabilmente, le principali novità che saranno presenti nella versione finale non si allontaneranno molto da quello descritto in questo articolo, se non per altri aggiornamenti e bugfix. Chiunque fosse interessato ad utilizzare, sin da subito, la Herd 4 può scaricarla dal sito ufficiale.
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Interessante la parte sull’assistente per la migrazione, cosi come quello dei codec proprietari, senza tralasciare la parte del kernel, utile agli smanettoni come me….
Attendiamo le prossime release candidate, per saperne di più, anche per quanto riguarda i vari drivers proprietari delle varie schede ed altro ancora.
Alle prossime, Paolettopn.
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