Durante gli ultimi anni, ho diversi dispositivi che utilizzano la piattaforma Raspberry di varie versioni sempre accesi in casa mia; molto spesso mia moglie Patrizia si lamentava del rumore delle ventoline di raffreddamento dei Raspberry Pi modello 2, 3 e 4, oltre al fatto che durante la notte tutti quegli apparati sembravano una luminaria natalizia lampeggiante infastidendo tutti (umani & gatti compresi).
Per i gatti il problema è maggiore, avendo un sistema visivo più sensibile e complesso di quello umano.

 

 

Eliminare il rumore delle ventole di raffreddamento aggiuntive

Purtroppo, le mini ventole a 5 V. da aggiungere sia dentro che fuori il contenitore del RPi molto spesso (a causa della loro velocità e micro vibrazione…) entrano in auto oscillazione e il contenitore amplifica il rumore facendo da cassa armonica, provocato anche dal gran flusso d’aria che viene spostato. Una vera tragedia, per chi desidera riposare!

Per ovviare al questo fastidioso inconveniente, ho risolto facilmente installando esternamente su ognuno dei contenitori delle versioni 2, 3 e 4 dei miei RPi delle ventole di raffreddamento per PC di dimensione maggiore e con alimentazione a 12 V. (le avevo acquistate a pochi Euro in fiera a Pordenone). La connessione elettrica viene sempre presa dai contatti di alimentazione dei 5 V. della GPIO interna.
In questo modo le ventole girano più lentamente non producendo più rumore, ma riescono comunque ad assolvere il loro compito di raffreddamento dell’apparato.
Per la versione del RPi 0 W, mi sono limitato ad installare sui processori solo delle piastrine dissipatrici in rame, fissate con del nastro biadesivo molto sottile. Qui non ho utilizzato nessuna ventolina dissipatrice.

 

 

Gestione dell’alimentazione dei LED di sistema dei vari Raspberry Pi

Per risolvere il problema della illuminazione notturna non desiderata provocata dai LED di Power (PWR Rosso) e Activity ( ACT Verde) di ogni apparato alimentato, ho preferito lavorare sul software, cercando in rete qualche articolo ad hoc. 
Era anche possibile coprire i LED con degli strati di nastro in carta per carrozzeria (è stata la mia prima soluzione, per accontentare mia moglie… sic!), ma avendola ritenuta una soluzione ‘poco tecnica e radioamatoriale’ ho guardato oltre.

Tutti i modelli di Raspberry Pi hanno i vari LED installati direttamente sulla loro scheda; la maggior parte ha i LED PWR, ACT e quelli della scheda di rete installati sulla scheda madre; per i modelli B+ e 2 B, i LED di rete sono stati spostati direttamente sul connettore LAN ethernet, lasciando solo i LED PWR (il LED Rosso) e ACT (il LED Verde) sulla scheda madre.

Normalmente, quando alimentate il Pi – salvo che la tensione di alimentazione sia inferiore ai 4.5 VCC – il LED PWR Rosso rimarrà sempre acceso. Se desiderate “disabilitare” i LED, o applicate un pezzo di nastro adesivo nero sopra i LED, o potete modificare velocemente il circuito elettrico di collegamento, tramite un bel saldatore caldo.  Scherzo!!  😀

Per i i Raspberry Pi modello 0 W ci sto ancora lavorando su, seguendo le descrizioni presenti in questo articolo di Jeff Geerling.  Alcuni comandi funzionano, altri ancora no.

Per i Raspberry Pi modello 3 e 4 ho risolto velocemente tutti i miei problemi, effettuando le operazioni da terminale che trovate indicate di seguito:

Entrare nella finestra SSH del vostro pi-star, attraverso il menu Configurazioni > Expert > SSH Access

Effettuare l’accesso con login e poi rendere scrivibile la partizione della SD, con il comando:

rpi-rw

 

Di seguito creare uno script spegni_LED.sh, con il comando:

nano spegni_LED.sh

 

all’interno del file, inserire il seguente codice:

# Spegnimento LED Rosso Power 
sudo sh -c 'echo 0 > /sys/class/leds/led1/brightness'
sudo sh -c 'echo none > /sys/class/leds/led1/trigger'

# Spegnimento LED Verde Activity
sudo sh -c 'echo 0 > /sys/class/leds/led0/brightness'

Salvare e chiudere l’editor.

Procedere a creare uno script accendi_LED.sh, con il comando:

nano accendi_LED.sh

 

all’interno del file, inserire il seguente codice:

# Accensione  LED Rosso Power 
sudo sh -c 'echo 1 > /sys/class/leds/led1/brightness'
sudo sh -c 'echo none > /sys/class/leds/led1/trigger'

# Accensione LED Verde Activity
sudo sh -c 'echo 1 > /sys/class/leds/led0/brightness'

Salvare e chiudere l’editor.

Ora è necessario rendere eseguibili i due script appena creati, con i comandi:

chmod +x spegni_LED.sh 

chmod +x accendi_LED.sh

Avete terminato la parte di compilazione dei due script che agiranno sui due LED Power e Activity.

 

 

Gestire i LED tramite dei comandi a tempo

Per controllare i comandi di accensione e spegnimento dei LED nel tempo, utilizzeremo gli script con i comandi appena creati, definendo l’orario in cui dovranno agire. Gli script verranno poi lanciati attraverso degli appositi comandi configurati nel servizio CRON, presente in ogni sistema operativo linux e quindi anche nel Raspberry Pi (pi-star).

Su ogni pistar è possibile accedere alla configurazione del Crontab, attraverso i comandi di menu: Configurazioni > Expert > System Cron (Full Edit)

In questa finestra trovate  descritti i comandi che il vostro pi-star esegue automaticamente ogni giorno, mese, anno.

Attraverso questa finestra, INSERIRETE IN FONDO i due comandi giornalieri che spegneranno i LED la sera e li riaccenderanno la mattina, agli orari desiderati.
Decidiamo che desideriamo spegnerli alle ore 22:00 e riaccenderli alle ore 09:00, di ogni giorno dell’anno.

I due comandi da inserire in fondo alla pagina di crontab sono:

0 9 * * * /home/pi-star/accendi_LED.sh
0 22 * * * /home/pi-star/spegni_LED.sh

ricordandovi di Applicare le modifiche, in fondo alla pagina.

Ecco fatto, da ora i comandi sono già attivi e verranno eseguiti alle ore desiderate.

Avete terminato! Per uscire dalla pagina di Crontab, selezionate qualsiasi altra pagina del Menu principale (Cruscotto, Admin, ecc.).

Ognuno può trovare e sperimentare il modo migliore per gestire questi ed altri parametri del pi-star, a seconda delle proprie esigenze.

Non mi resta che augurarvi una buona sperimentazione.

’73 de Paolo IV3BVK (K1BVK)

 

 


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