In questi ultimi tempi, ho potuto notare tra i miei amici Radioamatori un forte interesse verso questo modo di trasmissione radio, sia in banda HF che in VHF. Nei vari DX Cluster troviamo tantissimi spot DX realizzati utilizzando questo protocollo radio, sia nelle varie bande HF, che in 6 e in 2 metri.
La maggior parte dei Radioamatori è costretta (per ovvie ragioni di utilizzo di altri software radioamatoriali…) ad utilizzare e rimanere sul sistema operativo Windows; in questo articolo vi illustrerò come riuscire ad usare con soddisfazione un programma tramite un sistema Linux a 32 o a 64 bit.
WSJT-X – Utilizzo dei modi digitali per le comunicazioni con deboli segnali per i Radioamatori
Un po’ di storia e informazioni sui protocolli utilizzati
WSJT-X è un programma per PC realizzato per semplificare le comunicazioni radioamatoriali utilizzando dei segnali molto deboli.
La sigla delle quattro lettere che compongono il suo nome significa: “(W)eak (S)ignal communication by K1(JT),” dove il suffisso “-X” indica che la versione del programma WSJT-X è stata creata come un’estensione e una branca sperimentale del più noto programma WSJT.
La versione 2.1.2 del programma WSJT-X offre nove differenti protocolli o modalità d’uso: FT8, JT4, JT9, JT65, QRA64, ISCAT, MSK144, WSPR, e Echo.
I primi cinque protocolli sono stati destinati per semplificare i QSO in condizioni di segnale molto debole. Essi utilizzano quasi la stessa identica struttura del messaggio e la sorgente di decodifica.
JT65 e QRA64 sono stati realizzati per le connessioni EME (“moonbounce”) sulle bande VHF/UHF, e hanno dati ottimi risultati anche durante le comunicazioni worldwide QRP, sulle bande HF.
QRA64 offre un numero maggiore di vantaggi rispetto al JT65, incluso una migliore performance con i segnali veramente molto deboli.
Immaginiamoci che questo protocollo può rimpiazzare il modo JT65 per l’uso in EME.
JT9 era stato originariamente creato per essere utilizzato in LF, MF, e sulle bande HF più basse.
Il suo sub-modo JT9A è più sensibile di 2 dB che il modo JT65, ed utilizza meno del 10% della larghezza di banda.
JT4 offre una larga varietà di spaziatura dei toni e ha un grande utilizzo per i collegamenti EME nelle bande in microonde superiori ai 24 GHz.
Questi quattro modi “lenti” utilizzano una sequenza di un minuto, alternando ricezione e trasmissione, dove per avere un QSO minimale saranno necessari sei minuti; considerando due o tre trasmissioni per ogni stazione, dove la prima invia i messaggi in minuti UTC dispari, e l’altra nei minuti dispari.
FT8 ha un funzionamento similare, ma è quattro volte più veloce (con sequenze TX/RX di 15 secondi) e meno sensibile in ricezione di alcuni dB.
Sulle bande HF, è possibile realizzare i QSO worldwide con ognuno di questi modi, utilizzando una potenza di alcuni watts (o addirittura milliwatts) e dei compromessi di antenna.
Sulle bande VHF e superiori, è possibile realizzare dei QSO (via EME e altri tipi di propagazione) con segnali di livello dai 10 ai 15 dB, al di sotto di quelli richiesti per ricevere il CW.
ISCAT, MSK144, e gli altri sub-modi opzionali JT9E-H sono protocolli “veloci” progettati per sfruttare brevi segnali di riflessione attraverso le meteore ionizzate, riflessi sul passaggio di aerei, e altri tipi di propagazione da riflesso. Questi modi utilizzano un tempo di durate della sequenza di 5, 10, 15, o 30 secondi.
I messaggi dell’utente vengono trasmessi ripetutamente con un ciclo molto alto (più di 250 caratteri per secondo, per il modo MSK144) per ottenere un ottimo risultato durante la breve riflessione di una meteora, o “pings”.
ISCAT utilizza un formato libero di caratteri con una lunghezza di 28 caratteri, e come il modo MSK144 utilizza gli stessi messaggi strutturati utilizzati nel modo lento, e opzionalmente un formato abbreviato con i nominativi spezzati.
La sigla WSPR (pronunciato “whisper”), ha come significato (W)eak (S)ignal (P)ropagation (R)eporter.
Il protocollo WSPR è stato realizzato per sondare una zona di probabile propagazione, utilizzando le trasmissioni a bassa potenza. I messaggi WSPR contengono normalmente il nominativo della stazione trasmittente, il grid del locatore, la potenza del trasmettitore in dBm; i segnali possono essere decodificati con un media SINAD di -28 dB, in una larghezza di banda di 2500 Hz.
NOTA: Gli utilizzatori di WSPR che hanno un accesso ad Internet possono scaricare automaticamente i rapporti di ricezione da un database centrale, chiamato wsprnet, che provvede a gestire una funzione di mappatura, di archiviazione dei dati, e molte altre caratteristiche interessanti.
La modalità Echo permette di decodificare e misurare l’eco del segnale della propria stazione riflesso dalla luna, anche se questo sarà molto al di sotto della soglia udibile.
WSJT-X offre una visualizzazione di spettro per i ricevitori con almeno una larghezza di banda di 5 kHz, un controllo flessibile degli apparati radio più moderni utilizzati dai Radioamatori, e una vasta varietà di ulteriori aiuti come il Doppler tracking per i QSO via EME e le prove via modo Echo.
Questo programma funzione egualmente bene su tutte le piattaforme Windows, Macintosh, e Linux, e i pacchetti di installazione sono disponibili per tutte e tre le piattaforme.
Installazione del programma
L’installazione del software, viene effettuata dopo averlo scaricato dal sito: https://physics.princeton.edu/pulsar/K1JT/wsjtx.html
Sono disponibili i file di installazione per tutte e tre i diversi sistemi operativi (Windows, Mac e Linux); inoltre è possibile scaricare il manuale di uso e installazione del programma, varia documentazione aggiuntiva e anche il codice sorgente del programma.
Per effettuare l’installazione su un PC Linux a 64 bit:
– scaricare il file: wsjtx_2.1.2_amd64.deb e procedere con l’installazione tramite il proprio Gestore di pacchetti software.
Per tutte le altre informazioni e configurazioni del programma, leggete il manuale on-line WSJT-X User’s Guide, tradotto in italiano da Giovanni IZ8EEI.
Fai clic per accedere a wsjtx-main-2.0.1_it.pdf
Scopri di più da Il mondo di Paolettopn (IV3BVK - K1BVK)
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.