Il 2 febbraio 2022, con gran scalpore da parte di tutta la comunità, la Raspberry Foundation ha rilasciato ufficialmente ( https://www.raspberrypi.com/news/raspberry-pi-os-64-bit/ ) la versione a 64 bit della propria distribuzione Raspberry Pi OS. per tutti i dispositivi Raspberry supportati.
Ricordiamo infatti, che fino a qualche giorno fa, Raspberry Pi OS era disponibile solo per sistemi operativi a 32 bit e per tutti i modelli che vanno dal Raspberry Pi 1 sino all’ultimo Raspberry Pi Zero 2 W.
Con il passare del tempo però, la stessa Raspberry Foundation si è resa conto che ci sono svariate ragione per scegliere sistemi operativi a 64 bit piuttosto che uno a 32 bit.
Primo tra tutti, alcuni vantaggi in termini di prestazioni intrinseci al set di istruzioni A64, la possibilità di usufruire appieno della memoria fisica del dispositivo (RAM) che precedentemente con il sistema operativo a 32 bit veniva imposto tramite l’utilizzo dell’ ARM LPAE (Large Physical Address Extension) ( https://it.wikipedia.org/wiki/Physical_Address_Extension ), utilizzare la maggior parte delle applicazioni anche closed-source che spesso vengono rilasciate solo nella versione a 64 bit e la capacità di operare ancora con programmi a 32 bit.
Detto questo, Raspberry Pi OS a 64 bit è disponibile sul sito ufficiale ( https://www.raspberrypi.com/software/operating-systems/ ) e viene supportato da svariati modelli come: Raspberry Pi 3B, Raspberry Pi 3B+, Raspberry Pi 3A+, Raspberry Pi 4, Raspberry Pi 400, Raspberry Pi Compute Module 3 (CM3), Raspberry Pi Compute Module 3+ (CM3+), Raspberry Pi Compute Module 4 (CM4) e Raspberry Pi Zero 2 W.
NOTA: L’unico aspetto negativo che influenza questa versione, riguarda il fatto che non esiste ancora una versione della libreria WidevineCDM, utilizzata dal browser Chromium a 64 bit e che consente lo streaming video e audio da siti come Netflix, Spotify o Disney+. Pertanto, per aggirare questo limite temporaneo basterà installare la versione a 32 bit di Chromium con il seguente comando:
sudo apt install chromium-browser:armhf libwidevinecdm0
Fonte: 9to5linux.com ( https://9to5linux.com/full-64-bit-official-raspberry-pi-os-now-generally-available )
Conclusioni
A dire il vero, il sistema del Rasp Pi non è open source al 100%. Come Intel e AMD CPU / GPU, viene fornito con un firmware binario closed source. Tuttavia, ciò non significa che sia una cosa corretta installare di nascosto il repository di software indesiderato e le chiavi gpg sul dispositivo a vostra insaputa.
Questo è ciò che fa un malware; per questo motivo le comunità Linux e la comunità opensource sono sconvolti. Spero tanto che possano risolvere velocemente questo problema.
Buon sperimentazione con il software libero.
’73 de Paolo IV3BVK
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