Durante questi giorni, facendo QSO in DMR con il mio amico e sperimentatore Antonio IZ0MXY, sono venuto a conoscenza che la versione americana del pi-star (WPSD) è stata ulteriormente aggiornata, sia nella versione del sistema operativo Debian che nella parte dedicata al nodo hotspot multi protocollo WPSD.
Di conseguenza ho desiderato testare l’aggiornamento all’ultima versione disponibile, installandola inizialmente su un hotspot Simplex, realizzato con un Raspberry Pi 0 2 W (multi core) e con scheda MMDVM simplex con display OLED.
Successivamente ho provveduto ad aggiornare anche il mio hotspot Duplex, che funziona ugualmente con una scheda Raspberry della stessa versione.
La procedura effettuata sui due hotspot è stata ovviamente la stessa. Sicuramente, se la procedura viene effettuata su un Raspberry Pi 3+ o superiore, la parte descritta per il collegamento WiFi può venir omessa, in quanto con il modello 3 e superiori c’è la possibilità di sfruttare la connessione LAN tra PC e il dispositivo.
L’immagine precedente del sistema W0CHP-PiStar-Dash utilizzava Debian 11 “Bullseye” come sistema operativo; ora è stato sostituito con Debian 12 “Bookworm”, molto più efficiente e migliore del precedente sistema operativo.
Le immagini del sistema Debian “Bookworm”, sono già pronte per l’uso e contengono già il sistema W0CHP-PiStar-Dash già installato.
Se desiderate conoscere altre informazioni approfondite sulla configurazione di questo tipo di hotspot, vi invito a leggere gli articoli precedenti sull’hotspot WPSD.
NOTA: Se prevedete di utilizzare questa versione del software su un Pi Zero W (single core) di prima generazione, o con una versione hardware molto vecchia (Rpi 2, ecc.), preparatevi ad utilizzare un dispositivo terribilmente lento.
Questo software è stato appositamente creato per essere utilizzato con dell’hardware moderno, che utilizzi una CPU multi-core, come ad esempio quella di un RPi 0 2 W, o superiore.
Visualizzazione del sistema con la nuova dashboard
Questa è una visione concentrata della dashboard principale, ma ne troverete altre molto ben realizzate allo scopo. Se desiderate visualizzare la dashboard principale, in formato integrale, del mio hotspot simplex casalingo, cliccate sull’immagine qui sopra.
Come aggiornare questa versione dell’hotspot WPSD?
NOTA: Prima di iniziare la procedura di aggiornamento del vostro hotspot, è necessario salvare una copia di Backup della sua attuale configurazione, utilizzando l’apposita pagina interna del menu dell’hotspot (Backup / Restore).
Successivamente utilizzerete questi dati (contenuti in un file .zip) per riconfigurare facilmente e velocemente il vostro hotspot, al termine della procedura di aggiornamento.
Iniziate con lo scaricamento dell’immagine dati del file sul vostro PC, prelevandolo direttamente dal sito di Chip W0CHP, utilizzando le versioni che trovate in questa pagina.
Nel mio caso, ho utilizzato il file che trovate direttamente a questo link. Questa versione può essere utilizzata anche nelle versioni superiori del Raspberry Pi.
Le informazioni che trovate descritte in questo articolo sono state da me testate utilizzando un hotspot Raspberry Pi 0 2 W (512 MB RAM, multi core), con una scheda radio MMDVM Simplex.
Scrittura dell’immagine nella memoria SD
Non replico anche in questo articolo tutta la procedura da seguire per effettuare la scrittura del file immagine nella memoria SD, in quanto la trovate ben descritta nei miei precedenti articoli presenti in questo sito e anche seguendo le informazioni che trovate nel sito di W0CHP.
Come d’abitudine, per scrivere il file immagine nella memoria SD, ho utilizzato il programma Balena Etcher.
NOTA: Consiglio di scompattare il file zip scaricato, in modo da utilizzare solo il file formato .img.
Informazioni importanti per il primo avvio
NOTA: Dato che il nuovo software dell’hotspot all’inizio non riesce a rilevare le reti WiFi a 5 GHz., dopo il termine della scrittura della SD non andate ad inserire il file wpa_suppicant.conf nella partizione di boot della memoria SD. Da questa versione, il software non controlla e non preleva i dati di configurazione del WiFi da quel file, quindi è inutile inserirlo manualmente nella partizione di boot della memoria SD.
Una volta terminata con successo la scrittura della memoria SD, inseritela nel dispotivo Raspberry ed effettuate il normale avvio del sistema. Dopo il tempo necessario (solo al primo avvio) per la ottimizzazione automatizzata dei vari programmi e delle partizioni della memoria SD, verrà attivato automaticamente il servizio di Access Point dell’hotspot, che vi permetterà di effettuare l’accesso alla dashboard dell’hotspot, proprio utilizzando inizialmente il nome WiFi del suo AP.
- Al primo avvio dall’immagine del disco basata sul sistema Debian Bookworm, andate a prendere un caffè, un drink, ecc. e lasciate che il file system si espanda automaticamente e il resto del sistema si inizializzi completamente. DOVETE PAZIENTARE!
- Una volta che tutto il software si sarà installato, potrete visualizzare il nome WiFi dell’Access Point interno dell’hotspot, che è: wpsd .
- Connettete il vostro PC a questo Access Point, ed effettuate l’accesso web al sistema, come di seguito descritto.
- Solo quando avrete terminato la prima installazione di rete del sistema, sarà consigliabile eseguire un aggiornamento dei vari files del sistema prima di configurare o apportare modifiche alla configurazione dell’hotspot.
Ciò vi garantisce che le modifiche apportate all’installazione / configurazione siano le più testate e aggiornate.
Prima connessione all’hotspot WPSD
Appena terminate tutte le procedure di installazione, si attiverà il suo Access Point. Al primo avvio il sistema ci metterà diverso tempo prima di essere visibile e collegabile via web, al quale dovrete collegarvi in questo modo:
- Con un PC portatile, cercate e collegatevi alla rete WiFi che vedrete indicata con il nome wpsd. Utilizzando un PC fisso, dovete avere una connessione WiFi attiva e selezionare questo nuovo Access Point (che ovviamente sarà sprovvisto di una connessione verso internet, essendo SOLO una connessione WiFi verso il vostro dispositivo hotspot).
- Utilizzando un browser, collegatevi questa prima volta all’indirizzo http://192.168.50.1, che corrisponde proprio al vostro dispositivo hotspot.
Se l’installazione viene effettuata su un Raspberry Pi 3+ o superiore, il paragrafo precedente contenente la descrizione per il collegamento WiFi può venir omesso, in quanto con il modello 3 e superiori c’è la possibilità di sfruttare la connessione LAN tra PC e il dispositivo.
Sarà la vostra rete ethernet a fornire automaticamente l’indirizzo IP al vostro hotspot; voi potrete collegare via web il dispositivo, utilizzando un browser all’indirizzo http://pi-star.local
ATTENZIONE: Essendo questa una nuova installazione, ricordatevi che le credenziali di accesso sono quelle standard; ovvero: user: pi-star password: raspberry
Configurazione dell’hotspot
Come ogni volta che si avvia un nuovo hotspot, sapete bene che non sarà configurato. A questo punto vi ritornerà poi comodo utilizzare i dati contenuti nella configurazione precedentemente salvata dall’hotspot (quella in formato .zip), ottenuta con la procedura Backup/Restore del menu. Ma sarà un’operazione che farete al termine di questa configurazione!
ATTENZIONE: Una volta entrati via web nella dashboard del vostro hotspot, se utilizzate la connessione di rete WiFi dovete effettuare le seguenti configurazioni, una di seguito all’altra, senza modificarne l’ordine.
Posizionatevi nella pagina di Configurazione:
- Scendete nel riquadro di configurazione Wireless Config.
- Modificate il valore del campo Select Country, modificando il valore da US (America, con il valore IT (Italia); confermate con il pulsante Select Country.
- a questo punto, selezionate la rete WiFi desiderata, con il pulsante Actions, selezionando: Scan & Add Available Networks. Attendete un breve tempo e vedrete apparire i nomi delle reti WiFi a voi vicine.
Selezionate quella desiderata, semplicemente inserendo la password prevista (Passphrase) e premendo il pulsante Add This Network.
NOTA: Una volta eseguito il comando, l’hotspot si collegherà immediatamente alla rete che avete configurato ora, sconnettendosi automaticamente dalla rete WiFi wpsd.
Il lavoro grosso è stato fatto, ora avete già connesso il vostro hotspot alla rete da voi desiderata! Ora lo potrete configurare con più comodità.
Non occorre riavviare l’hotspot, potete procedere come indicato di seguito.
Aggiornamento della lingua di sistema dell’hotspot
Nella pagina di configurazione dell’hotspot, selezionate il linguaggio da utilizzare nei vari pannelli di configurazione. Linguaggio del cruscotto: Italian_It e salvate la modifica.
Cambio della password di accesso al sistema
IMPORTANTE: Ricordatevi di cambiare la password di ACCESSO DI default del vostro hotspot, con una di vostra scelta! La sicurezza, viene prima di tutto!
Lo si effettua dalla stessa pagina di configurazione, andando ad inserire la nuova password in fondo alla pagina, nei campi del paragrafo Password Accesso Remoto.
ATTENZIONE: Vi raccomando di ricordarvi questa password, altrimenti non potrete più accedere alla configurazione del vostro sistema, né via web e neanche via SSH.
Aggiornamento dei file dell’hotspot WPSD
Effettuato quanto sopra descritto, l’hotspot sarà connesso ad internet, ma ancora non è stato configurato ed aggiornato; procedete con l’aggiornare i files di sistema utilizzando l’apposito comando che trovate nel menu, che è appunto Aggiornamento.
Vi apparirà la seguente finestra:
Arrivati alla voce Back to Dashboard, l’aggiornamento dati sarà terminato e potrete ritornare alla pagina principale (Dashboard), facendo click sul testo omonimo.
Aggiornamento del sistema operativo del raspberry utilizzato con l’hotspot WPSD
Questa operazione, che ritengo fondamentale, va effettuata manualmente e molto di rado. Permette di aggiornare i files del sistema operativo del vostro dispositivo e quindi di farlo funzionare sempre al massimo delle sue capacità.
Per effettuare questa operazione, è necessario connettersi in modalità SSH all’hotspot, o attraverso il menu interno oppure utilizzando un programma esterno.
Dalla pagina principale, usate i seguenti comandi di menu, per arrivare alla pagina di accesso SSH: Admin > Configurazioni > Advanced > Tools v SSH Access
Una volta entrati in modalità terminale SSH del dispositivo, inserite le credenziali di accesso dell’hotspot. Utilizzate quelle che avete scelto o quelle di default.
Visualizzerete la seguente pagina:
Nell’immagine superiore, copiata da uno dei miei dispositivi, potete visualizzare dei dati che possono essere diversi dai vostri; come l’indirizzo IP del sistema e anche il nome dell’hotspot (avendone diversi, questo che vedete l’ho chiamato pi-star2).
Nel vostro caso, il prompt dei comandi risulterà uguale a questo:
pi-star@pi-star:~ $
dalla riga di comando del prompt, inviate il seguente comando di terminale:
sudo wpsd-update os
Tramite questo comando (inviato da amministratore, con il comando sudo) il sistema effettuerà autonomamente la ricerca in Internet degli eventuali aggiornamenti del software del sistema operativo Debian e provvederà alla loro installazione.
Una volta terminata l’operazione, uscite dalla modalità SSH inviando il comando:
exit
Ripristino dei dati personali nell’hotspot
Eccoci finalmente arrivati alla procedura di Restore dei vostri dati personali, con la quale potrete ripristinare velocemente tutti i vostri dati radioamatoriali nel sistema.
Lo potete fare utilizzando l’apposito comando di menu e il file che avevate salvato in precedenza.
NOTA: Una volta terminata la procedura automatizzata, non è necessario riavviare il vostro dispositivo.
Changelog
L’intero software dell’hotspot viene costantemente aggiornato e dalla pagina di Changelog sono visibili tutte le modifiche apportate. Il comando di menu si trova all’interno di:
Configurazioni > Advanced > Tools > ChangeLog.
Anche in questa versione dell’hotspot WPSD, lo stesso applica automaticamente gli aggiornamenti, visualizzando in anticipo un avviso di presenza di nuovi aggiornamenti in alto a destra, nella pagina della dashboard principale. Nel caso in cui gli aggiornamenti software vengano applicati automaticamente, gli stessi verranno scaricati e applicati la notte, durante la procedura di aggiornamento che avviene ad orari randomici.
Per abilitare questo avviso, assicuratevi che nella pagina Configuration la funzione Update Notifier sia abilitata!
Conclusioni
Giunti a questo punto, le configurazioni di aggiornamento sono completate. Effettuate tutti i test personali che desiderate, e magari riportate sotto a questo articolo le vostre considerazioni ed esperienze personali.
Come già scritto sopra, l’uso di questi sistemi viene sempre utilizzato a scopo di sperimentazione e studio radioamatoriale. Ricordo a tutti che le attuali Leggi e i Regolamenti ministeriali prevedono che su i ponti ripetitori digitali radioamatoriali l’accesso DEVE rimanere libero e garantito a TUTTI i Radioamatori!
Di conseguenza, per l’uso pubblico di un nodo hotspot o su un ripetitore radio digitale, NON UTILIZZATE le variabili WhiteList e BlackList nelle vostre configurazioni.
Buon divertimento e sperimentazione con le radio digitali e il software libero.
’73 de Paolo IV3BVK (K1BVK)
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