Molte volte è stato chiesto come creare un proprio sistema multiprotocollo digitale radioamatoriale, magari per uso locale dove collegarci qualche hotspot e il ponte ripetitore di zona, che sia questo DMR o C4FM.
Un “piccolo mondo” autogestito, senza troppe regole di utilizzo e che non implichi problemi nel tenerlo acceso o spento, comunque usufruibile da tutti i radioamatori, del posto e non, che utilizzano sistemi radio diversi.

Questa esigenza è sempre stata presente; da un lato molti colleghi reclamano unità nei collegamenti, condivisioni fra infrastrutture, copertura capillare. Ma altresì, in parallelo, la voglia (e l’esigenza) di localizzare un QSO in una modalità “più ristretta” (discreta, non molto pubblica) non è da sottovalutare…

 

Crea il tuo semplice multiprotocollo digitale

 

 

10Dic/19

MMDVM Bridge e l’uso nel multiprotocollo digitale radioamatoriale

L’implementazione del multiprotocollo in ambito radioamatoriale, se andiamo ad utilizzare software open source (codice libero e modificabile) pensati per la comunità radioamatoriale, prevede l’implementazione di programmi diversi tra loro che interagiscono per portare il flusso dati da un sistema all’altro (quindi da un protocollo all’altro).

02Dic/19

Nelle reti radio digitali qualcosa è cambiato

Il titolo proposto racchiude molti significati. Per prima cosa ricordiamo nuovamente che i sistemi digitali sono dinamici per la loro natura, maggiormente quando si parla di multiprotocollo e interconnessioni tra network, anche con protocolli tra loro concepiti proprio per essere diversi.

20Nov/19

Raspberry Pi – Ripristinare automaticamente la connessione di rete WiFi

In questo articolo vi spiegherò cosa e come impostare sul vostro Raspberry Pi, nel caso che questi perda la connessione WiFi.
Quanto troverete descritto di seguito è un semplice modo automatizzato per cercare di ripristinare la sua connessione di rete WiFi…

L’ultima versione software di XLX Reflector XLX039 permette il collegamento diretto di sistemi C4FM (hostpost e ripetitori) come già avveniva per il protocollo DMR. Questo significa che è possibile connettersi direttamente ad un modulo del reflector XLX039 impiegando il DSTAR, il DMR o il C4FM. Ulteriore conferma di quanto il mondo del multiprotocollo sia accettato e valorizzando anche dagli sviluppatori, oltre che dagli utilizzatori.

Per gli utilizzatori del software Pi-Star occorrerà abilitare “nessuna room” predefinita e gestire la parte network, inserendo come IP locale quello della nostra rete LAN assegnato all’hotspot/ripetitore.

Collegare XLX039 con un sistema C4FM/YSF

Come installare HBLink3 e fare i primi passi per creare un network radio

Questo software viene distribuito con licenza GNU GPL v3, totalmente scritto in Python e già reso compatibile con la versione 3 e permette di acquisire e distribuire flussi DMR in rete Internet con semplicità e risorse limitate (anche se sempre si consiglia di lavorare su server in datacenter).

Una premessa è doverosa: prima di addentrarsi nell’installazione e gestione di questi sistemi è prerogativa la padronanza informatica sui concetti di server, sistema operativo linux, reti e linguaggi di programmazione nonché script di sistema.

Altro fattore importantissimo: il collegamento di questi software verso altri sistemi e reti pre-esistenti può provocare malfunzionamenti alle infrastrutture se non gestito con metodo; e quindi è sempre bene interfacciarsi prima con i sysop e gestori dei network esistenti indicando quello che si sta facendo ed ottenere  il permesso di farlo. Una cosa è la sperimentazione personale, in casa, un’altra è il collegamento verso altri sistemi in funzione continua.

Di seguito, vi invito a leggere l’articolo completo e interessante scritto dall’amico Radioamatore Antonio IU5JAE [iu5jaeATgmail.com],  che trovate sul sito del Gruppo Radio Firenze.

https://www.grupporadiofirenze.net/2019/10/17/hblink3-e-i-primi-passi-per-creare-un-network-radio/

 

14Ott/19

NXDN: questo sconosciuto, ma non troppo…

Chi di voi nel realizzare un Hot-Spot usando la distribuzione Linux “Pi-Star” non ha visto nei “modi” disponibili i protocolli NXDN e P25? Io mi sono chiesto da subito chi utilizzasse questi protocolli di comunicazione e cosa avessero di diverso l’uno dall’altro. Mi sono studiato i due protocolli e ho capito che quello più ”accessibile” alla sperimentazione era l’ NXDN. Ma partiamo dall’inizio…..